La seconda ondata di terrorismo mediatico. Cervinara popolo di manipolati.

Mi chiedo se sia rimasto qualcuno “sveglio” a Cervinara, o per lo meno in tutta la Valle Caudina, oppure si siano fatti tutti rincoglionire dai media di questo nuovo regime autoritario.

I giovani, magari. I cosiddetti “giovani irresponsabili”: chissà se almeno loro riescono a percepire che c’è qualcosa che non va in tutto questo.

La maggior parte delle persone, qui in paese, invoca un nuovo lockdown generale (ma perché non si chiudono dentro da soli e lasciano in pace noialtri?)

Magari alcuni di loro sono gli stessi che hanno votato no al referendum per timore che ci togliessero la democrazia.

Addirittura qualcuno, non contento della dittatura sanitaria in atto, invoca tamponi a tutta la popolazione. Se qualcuno osa dire che “positivi” e “asintomatici” non vuol dire ammalati, che il tampone non è affidabile (l’unico test affidabile è appunto il sintomo), che le mascherine sono inutili e dannose, che quei famosi 35mila morti (che meritano giustizia e verità) erano dovuti ad altri motivi (soprattutto all’inquinamento e a errori medici), che questo virus è in realtà innocuo, che le terapie intensive erano piene perché a causa della paura le persone si recavano negli ospedali per ogni minimo sentore; allora viene bannato dai giornalisti. Poco male, se pensiamo che altrove sono state arrestate delle persone per un post su Facebook. Poco male se pensiamo alla ridicolizzazione che compiono tante altre testate utilizzando determinate, disoneste e vomitevoli etichette per screditare chi non crede al pensiero unico dominante e non si allinea.Chi invece è troppo pigro per farsi domande e informarsi per bene, se ne esce con le solite battutine “hihi tutti virologi, tutti medici”, “hihi, tutti esperti di Costituzione”: cercate invece di informarvi anche voi e non fatevi fottere dall’ignoranza anziché prendere in giro chi si informa e riflette.E intanto ciò che è sempre piaciuto ed è utile al sistema continua: la lotta di tutti contro tutti.

Divid et impera.

E mentre c’è gente che si batte per la libertà (che no, non finisce dove inizia quella dell’altro), voi ritornerete a impastare pizze, a cantare dai balconi e ad appendere striscioni palliativi, mettendo stupide reaction ridenti a chi scrive riflessioni controcorrente. Del resto, anche qualora non si trattasse di una farsa, che senso avrebbe rinunciare a vivere per paura di morire?Altrimenti compratevi una bara e trascorrete all’interno di essa tutto il resto della vostra inutile vita.

Se per caso ci fosse ancora qualche spirito vivo, mi scriva, anche solo per fare due chiacchiere in questo mondo sempre più manipolato, isolato e ancora più diviso.

P.S. a sbirri, delatori e denunciatori vari: è rimasta almeno un po’ di libertà di parola o quel bavaglio è veramente un simbolo?

Informazioni su Domenico J. Esposito

Domenico J. Esposito è autore dei romanzi La Città dei Matti (Mon&editori, 2009) e di Sia fatta la mia volontà – Qui nel mondo (Tempesta Editore, 2011). Ha collaborato con giornali locali e gestisce un blog che prende il nome del suo primo libro. Nel 2016 pubblica il romanzo Il Mondo Malato con Eretica Edizioni, dal quale è stata tratta l’omonima canzone interpretata dal cantautore Ivan Romano e reperibile su Youtube. Nel 2018 pubblica, ancora una volta con Eretica Edizioni, "Il Romanziere" e nel 2020, sempre con Eretica Edizioni, pubblica il romanzo "Voler bene in segreto".
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